Sezione A – “Testi editi in lingua italiana, narrativa”.
1° Classificato
“Tempo di distruggere” di Diego Zilio, Castelvecchi, Lit Edizioni, 2024, Roma
—- Una attenta rivisitazione in chiave attuale del romanzo “Tempo di Uccidere” di E. Flaiano
2° Classificato
“Sei per un sogno” di Davide Bordoni, prefazione di A.Mirarchi, Narrativa Santelli, 2024
—- Le terse atmosfere delle Orobie e una avventura di sei amici scalatori che realizzano un sogno
3° Classificato
“Santa Kultura”, di Gianandrea Frighetto, La ruota edizioni 2024
—- La vicenda di un ragazzo in terra veneta che riscopre la fiducia in se stesso
Menzione per “Storie un po’ cosi” di Pietro Rainero, I Salici, Montedit
—- Una avvincente silloge di racconti fantastici nella tradizione narrativa italiana
Menzione per “Entanglement a nord-est” di Mauro Tognazzo, Book editors group
—- Uno sguardo senza veli sul Veneto anni 80
Si è ritenuto di attribuire una speciale menzione, Premio Giuria, al testo
“Mio Figlio, L’amore che non ho fatto a tempo a dirgli” di Marco Termenana., CSA Editrice aprile 2023a
—- La peculiare drammaticità della testimonianza, il significato non puramente individuale della vicenda rendono il testo indisponibile ad una classifica puramente letteraria. La giuria lo propone pertanto come universale motivo di riflessione.
Sezione A – “Testi editi in lingua italiana, poesia”.
1° Classificato
“Esame di Maturità” di Gianni Pallaro, Youcanprint.it. Lecce.
—- La conclusione dell’anno scolastico come metafora di vita.
2° Classificato
“Il Dono dell’alba” di Francesco Salvador, prefazione di Enzo Concardi ,G. Miano editore 2024, Milano
—- Uno sguardo retrospettivo al termine di una carriera scolastica, il tono crepuscolare del ricordo.
3° Classificato
“Epidorpiade”, poema epico per piccoli lettori, di Matteo Molino, 2023.
—- Una divertente ed educativa saga per piccoli lettori.
Sezione B – “Testi editi in dialetto veneto o varianti trivenete”.
1° Classificato
“Tente Russade” di Milena De Giusti, Consorzio Culturale del Monfalconese, 2024.
—- Un “viazo” interiore nel dialetto della Bisiacaria-Bizjakarija, il paesaggio della Bassa Goriziana luogo sognante dell’anima.